Mamma e il mio compagno si sono ovviamente preoccupati da subito che la situazione in Giappone fosse sotto controllo dopo quanto accaduto la scorsa primavera con lo Tsunami e la centrale di Fukushima. Li ho tranquillizzati un pò ( anche se non si fidano comunque del tutto sui livelli di radiazioni... ) dopo avergli letto l'ultimo comunicato presente sul sito Viaggiare Sicuri ( QUI ), questo un estratto:
Nella centrale nucleare Fukushima-I, sita nell’omonima Prefettura a oltre 200 km a nord di Tokyo e danneggiata dal maremoto dell’11 marzo scorso, si registrano miglioramenti costanti e stabili.
Rimane l’ordine delle Autorità giapponesi di evacuazione della popolazione in un raggio di 20 km dalla centrale di Fukushima-I, nonché di alcuni specifici centri abitati situati al di fuori della zona in questione. Il Governo statunitense continua a mantenere un approccio prudente che porta a sconsigliare di recarsi in un’area fino a 80 km di raggio dalla centrale. Tale valutazione prudenziale è condivisa dal Governo italiano e la raccomandazione di evitare questa più ampia fascia è valida anche per i cittadini italiani (si tenga presente che Tokyo dista circa 215 km da Fukushima-I).
Rimane l’ordine delle Autorità giapponesi di evacuazione della popolazione in un raggio di 20 km dalla centrale di Fukushima-I, nonché di alcuni specifici centri abitati situati al di fuori della zona in questione. Il Governo statunitense continua a mantenere un approccio prudente che porta a sconsigliare di recarsi in un’area fino a 80 km di raggio dalla centrale. Tale valutazione prudenziale è condivisa dal Governo italiano e la raccomandazione di evitare questa più ampia fascia è valida anche per i cittadini italiani (si tenga presente che Tokyo dista circa 215 km da Fukushima-I).
Per quanto riguarda i livelli di radioattività ambientale, i valori registrati a Tokyo si confermano nella norma: le misurazioni effettuate dal 29 luglio al 4 agosto 2011 hanno mostrato valori compresi tra 0,028 e 0,079 micro Sievert / ora. Si confermano pertanto valori mediamente inferiori a quelli normalmente rilevati in Italia.
I valori della radioattività dell'acqua potabile a Tokyo risultano costantemente al di sotto della soglia di rilevabilità e non esiste quindi alcun rischio di contaminazione. Dati aggiornati continuamente sono disponibili sul sito del Ministero dell’Università e Ricerca (MEXT): http://mextrad1.blob.core.windows.net/page/13_Tokyo_en.html “.
Per quanto riguarda il cibo: le soglie dei livelli ammissibili di contaminazione e quindi eventuali criteri di restrizione sono stati determinati assumendo che ci sia un consumo continuato (per un periodo di un anno) dei prodotti. In base a questi criteri le Autorità giapponesi hanno adottato in alcuni casi misure restrittive della distribuzione e del consumo dei prodotti della prefettura di Fukushima e di alcune zone delle prefetture adiacenti.
Non sempre i controlli sono stati del tutto efficaci. Nella seconda meta’ di luglio sono stati rilevati casi in cui il livello di Cesio radioattivo nella carne di manzo prodotta in alcuni allevamenti della Prefettura di Fukushima è risultato superiore ai livelli massimi consentiti dalla normativa giapponese. Carne di manzo possibilmente contaminata potrebbe essere stata distribuita in 38 Prefetture, inclusa Tokyo.
A seguito di tali rilevazioni, le Autorità giapponesi hanno sospeso la distribuzione di carne di manzo proveniente dagli allevamenti situati in tutta la Prefettura di Fukushima e in alcune zone delle vicine Prefetture di Iwate, Miyagi e Tochigi. Resta tuttavia la possibilità che capi di bestiame allevati anche in altre Prefetture, siano stati alimentati con mangimi prodotti nella Prefettura di Fukushima, conservati all'aperto e quindi possibilmente contaminati.
Premesso che il consumo occasionale di carne contenente livelli di Cesio radioattivo al di sopra dei limiti di riferimento fissati dal Governo giapponese (con valori del tipo di quelli riscontrati nel caso sopra esposto) non comporta effetti sulla salute umana, si suggerisce comunque ai connazionali di accertarsi, in tutta la misura del possibile, della provenienza della carne consumata in Giappone, evitando quella prodotta/originaria delle Prefetture sopra menzionate.
Alla luce delle circostanze sopra descritte e continuamente monitorate dall’Ambasciata a Tokyo, non si ravvisano motivi che possano sconsigliare viaggi in Giappone al di fuori dell'area di 80 Km dalla centrale di Fukushima.