mercoledì 14 marzo 2012

Kyōto

Avendo come base Osaka per la prima metà del nostro viaggio uno dei primi posti che visiteremo sarà Kyōto (京都).Perché quando si pensa al Giappone antico e tradizionale viene sempre in mente questa città che è ricca di templi e palazzi bellissimi, molti dei quali usati come simbolo del paese e conosciuti quindi in tutto il mondo.
Kyōto è stata capitale e residenza dell'imperatore dal 794 fino al 1868. E' la settima città più popolata del Giappone con i suoi 1.4 milioni di abitanti.
Da Osaka si raggiunge in modo veloce ( e coperto da JRP ) attraverso lo shinkansen oppure il JR shinkaisoku che c'impiega 28 minuti.

Sono tante le cose che vogliamo vedere a Kyōto e quindi non ci basterà un giorno solo, ma almeno tre. Poi abbiamo avuto la possibilità ( grazie a Nao-san ) di accaparrarci due biglietti per andare a teatro in occasione del Miyako odori.

fonte immagine

Potremo assistere allo spettacolo di maiko e geiko che si cimentano in una danza proposta sin dal 1872 e che è difficile vedere altrimenti. Avrà luogo dal 1 al 30 Aprile. E noi ci andremo proprio in uno dei primi giorni di Aprile. Primo spettacolo delle 12:30 ( l'esibizione dura circa 60 minuti ). Abbiamo preso uno "Special Class Ticket Package" che per 4,500 yen include una piccola cerimonia del té tenuta da una Geiko prima della performance. E viene regalato un piattino come souvenir e si ha un posto riservato al primo o al secondo piano del teatro.
Si tiene presso il teatro Gion Kobu Kaburen-jo.
Ci si arriva: A 5 minuti a piedi dalla fermata Higashiyama Yasui della City Bus line.

mappa da Kansai.com
Questi poi alcuni posti che vorremmo visitare a Kyōto:

GION e CENTRO
Palazzo imperiale;
Castello di Nijo ( fu la residenza dello shogun Tokugawa Ieyasu in occasione delle sue rare visite in città );
Shijo-Kawaramachi : il nome dato all’intersezione di due arterie, la strada Shijo e la strada Kawaramachi. Questo è uno dei centri per lo shopping più animati di Kyoto.
Gion : 5 minuti a piedi a est di Shijo-Kawaramachi, sull’altro lato del fiume Kamo. Questo è uno dei quartieri di geishe più tradizionali, dove le case antiche ben conservate ricordano la Kyoto di una volta. Immediatamente a est della strada Shijo, nella zona denominata higashiyama, si trova il Santuario scintoista di Yasaka-jinja ( 八坂神社 ).In aprile, le folle passano attraverso il santuario per raggiungere il parco Maruyama per fare hanami.

HIGASHIYAMA
Tempio Kiyomizudera;
Il Santuario di Heian-jingu;
Tempio di Nanzen-ji;
Ginkaku-ji ( padiglione d'argento )

NORD OVEST
Kinkaku-ji

SUD
Santuario Fushimi Inari


PALAZZO IMPERIALE
fonte foto
Situato nel Kyoto Gyoen Park, è stato più volte distrutto da incendi. I suoi edifici attuali risalgono al 1855. Fu la residenza della famiglia imperiale fino al trasferimento della capitale a Tokyo nel 1869.
Ci si arriva con 5 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana Imadegawa sulla linea Karasuma; oppure con 5 minuti a piedi dalla fermata dell’autobus Karasuma-imadegawa.

Dal 4 all'8 Aprile ( ore 9 - 15:30 ) ci sarà la possibilità di entrare senza dover prenotare una visita guidate perchè sono gli open days.Il 3 e il 9 sarà chiuso proprio per sistemare prima e dopo questi open days.Si entra dalla porta Gishumon e si esce dalla porta Seishomon.
2 gli eventi principali:
7 Aprile (sabato) Gagaku (danze e musica della corte imperiale)
orari: 10:00 a.m. 11:00 a.m.
luogo: Shunkoden (front open space) * se piove: alla porta Jomeimon

8 Aprile (domenica) Kemari (antico gioco del calcio della corte imperiale)
orari: 10:00 a.m. 11:00 a.m.
luogo: Shunkoden (front open space) * se piove: Shinmikurumayose

IL CASTELLO DI NIJO
Fu costruito nel 1603 per fungere da residenza degli shogun Tokugawa durante i loro soggiorni a Kyoto. È il riflesso della potenza di questi shogun che hanno governato il Giappone per oltre 200 anni. Vi si trovano diversi giardini molto belli e, all’interno del castello propriamente detto, si trovano numerose opere d’arte, tra le quali, in particolare, i pannelli dipinti della sala principale.

Indirizzo: 541 Nijo-jo-cho Horikawa-nishi-iru Nijo-dori Nakagyo-ku, Kyoto
Ci si arriva:
Fermata dell’autobus Nijo-jo-mae (partendo dalla stazione JR di Kyoto o dalla stazione Karasuma sulla linea Hankyu Railway); stazione della metropolitana Nijo-jo-mae sulla linea Tozai.

Orari: 8:45-17:00 (ultimo ingresso ore 16:00). Chiuso dal 26 dicembre al 4 gennaio e il martedì durante i mesi di luglio, agosto, dicembre e gennaio.
Ingresso: 600 yen.

YASAKA JINJA 八坂神社 ( scintoista )
Secondo la leggenda, la creazione del santuario scintoista di Yasaka risale al 656, circa 150 anni prima che la capitale fosse trasferita a Kyoto (allora chiamata Heian-kyo). Da allora in tutto il Giappone sono stati costruiti circa 3000 santuari dedicati agli stessi dei. La festa di Gion ha una storia di più di 1000 anni. Il santuario è dedicato a vari dei: Susanowonomikoto (素戔嗚尊) , sua moglie Kushiinadahimenomikoto (櫛稲田姫命) e i suoi otto figli, chiamati Yahashiranomikogami (八柱御子神). Susanowonomikoto è un dio potente che compare nella mitologia giapponese: secondo il mito vinse Yamatanoorochi (八岐大蛇), un serpente gigantesco che causava sciagure. In seguito salvò Kushiinadahimenomikoto, dea delle risaie, con grande gioa dei mortali. Quindi molti giapponesi hanno fede nei suoi poteri. Il santuario è stato dedicato principalmente a questi dei a partire dal periodo Meiji; prima vi si praticava una forma mista di buddismo e scintoismo, ed è per questo che vi sono venerate molte divinità. Precedentemente si chiamava Gion-sha (祇園社) o Gion Kanjin-in (祇園感神院), e ha acquisito il suo nome attuale in seguito alla separazione fra buddismo e scintoismo avvenuta nel periodo Meiji. ( fonte )

Ci si arriva: 8 minuti a piedi dalla stazione Gion-Shijo di Keihan, 10 minuti a piedi dalla stazione di Kawaramachi di Hankyu.Si può prendere l'autobus 206 e scendere a Gion poi 2 minuti a piedi.


KIYOMIZU-DERA
E' stato costruito nel 780 dal condottiero militare Sakanoueno Tamuramaro ed è situato ai piedi della collina di Higashiyama. È il secondo tempio buddista più antico di Kyoto.L’edificio principale, classificato Patrimonio Nazionale, fu ricostruito nel 1633 dallo shogunato dei Tokugawa. La sua terrazza in legno, sostenuta da 139 pali giganti di 15 metri di altezza, è a strapiombo su un burrone ed offre un magnifico panorama della città.
Il nome “Kiyomizu” significa acqua pura, e si riferisce alle cascate di acqua pura che si trovano all'interno del recinto templare. Sono tre cascate, chiamate Otowa dal nome della montagna da cui sgorgano. Si può bere l'acqua della loro fonte. L'acqua delle diverse cascate ha diversi effetti: quella a sinistra, vista da chi guarda rivolto alle cascate, aiuta negli studi, quella in mezzo procura la longevità e quella a destra fa bene all’amore. Ma per godere dei benefici bisogna bere da una sola! Non si deve bere da tutte tre per rispettare l'insegnamento buddista che dice che gli esseri umani non devono essere ingordi.
Fu ricostruito nel 1633 dallo shogun Tokugawa Iemitsu, e nel 1994 è stato dichiarato patrimonio dell'umanità.
La leggenda della fondazione di questo tempio narra che nei tempi antichi si credeva che il sangue dei cervi facilitasse il parto. Un giorno Tamuramaro, andando a caccia per ottenere il sangue per sua moglie, conobbe un prete di nome Enchin che predicava i precetti del buddismo in quella zona. Enchin gli parlò della crudeltà di uccidere esseri animati, allora Tamuramaro riconobbe il proprio peccato e diventò un buddista. Per commemorare la conversione, nel 780 costruì questo tempio e dedicò una statua di Kannon (il bodhisattva della misericordia).

Questo tempio è famoso per il suo palco, fatto con legno di cipresso giapponese e alto circa 23 metri. È stato costruito senza usare chiodi, ma è solidissimo e può resistere a qualunque tipo di disastro naturale perché è puntellato solidamente da molti pilastri e molte travi.
C’è una famosa frase idiomatica giapponese che si riferisce a questo palco: “saltare giù dal palco di Kiyomizu”. Significa decidere di fare qualcosa di coraggioso. In passato tante persone si sono buttate realmente dal palco, ma non per suicidarsi. Si diceva infatti che se non si fossero ferite i loro desideri sarebbero stati esauditi. Pregavano dunque Kannon che le aiutasse e si buttavano. Molti si sono buttati anche per dare prova di coraggio.
Questo palco era usato per rappresentare No (un tipo di dramma tradizionale giapponese con danze) dedicati a Kannon. Oggi è visitato dai turisti, e ogni tanto vi si tengono sfilate di moda.
Il palco è riparato circa ogni 20 anni. Quando nel 2004 è stata fatta l’ultima riparazione, le assi del palco, originariamente spesse 10 centimetri, erano talmente consumate da misurare appena 5 centimetri, a causa dei tre milioni di turisti che vi camminano sopra ogni anno.

Ci si arriva: 10 minuti a piedi dalla fermata dell’autobus Gojozaka (partendo dalla stazione di Shichijo di Keihan Railway o dalla stazione JR di Kyoto); 10 minuti a piedi dalla fermata dell’autobus Kiyomizu-michi (partendo dalla stazione di Shijo di Keihan Railway o dalla stazione di Kawaramachi di Hankyu Railway).
Orari: 6:00-18:00 tutti i giorni.
Ingresso: 300 yen.

SANTUARIO HEIAN-JINGU ( buddhista )

Costruito nel 1895 per celebrare il millecentesimo anniversario della fondazione della città, ed è stato dedicato agli imperatori Kammu e Komei. Davanti al santuario, molto distante rispetto all’entrata vera e propria, è stato eretto il più grande torii del Giappone, alto ben 19,3 metri. L’edificio principale del santuario di Heian, chiamato Honden, è una riproduzione del Palazzo Imperiale di Kyoto. Al suo interno ci sono quattro divinità, una per ogni punto cardinale, alle quali è affidato il compito di proteggere la città.
Il giardino del santuario ha una superficie di 33 mila metri quadrati. Vi trovano riparo tanti volatili, come ad esempio il martin pescatore, noto anche con il nome di “gioiello volante” per il suo meraviglioso colore blu lapislazzuli, il falcone, l’airone e la civetta.

Ci si arriva: Fermata dell’autobus Kyoto Kaikan Bijutsu-kan Mae sulla linea 5 partendo dalla stazione JR di Kyoto; a 3 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana Higashiyama sulla linea Tozai; 10 minuti a piedi dalla stazione di Sanjo di Keihan Railway.
Orari: 6:00-18:00 tutti i giorni.
Ingresso gratuito per gli edifici, 600 yen per i giardini.

TEMPIO NANZEN-Ji ( zen )
fonte foto
Il Tempio di Nanzen-ji, a 20 minuti a piedi a sud-est del Santuario di Heian, è famoso per la sua grande porta Sammon, per le pitture delle porte scorrevoli dell’edificio principale (opera della Scuola di Kano nel XVI secolo) ed anche per il suo giardino di pietre e di sabbia bianca che è uno dei migliori esempi dello stile Karesansui.La storia del Nanzen-ji ha origine nel 1291, anno in cui l’imperatore Kameyama decise di trasformare la sua villa in un tempio Zen, affidandolo alle cure di Mukan Fumon che ne divenne l’Abate fondatore. Nel 1385 il Nanzen-ji fu proclamato dal generale Yoshimitsu Ashikaga il più importante tra i cosiddetti “gozan” (letteralmente “cinque montagne”), ossia i templi Zen principali di Kyoto: Tenryu, Shokoku, Kennin, Tofuku e Manju. Nel corso della sua storia è stato distrutto dal fuoco per ben tre volte (nel 1393, nel 1447 e nel 1467). Gli edifici che vediamo oggi sono stati costruiti nel periodo Edo.
Ci si arriva: Stazione della metropolitana Keage sulla linea Tozai; fermata dell’autobus Hosshojucho o Nanzen-ji-eikan-ji-michi-mae.
Orari: 8:40-17:00 (16:30 da dicembre a febbraio). Chiuso dal 28 al 31 dicembre.
Ingresso: 500 yen.

PADIGLIONE D'ARGENTO
Il Tempio di Ginkaku-ji ( nome attuale Jisho-ji ) o "Padiglione d’Argento", 3 minuti a piedi dalla fermata dell’autobus Ginkakuji-mae, eretto nel 1489 per fungere da villa allo shogun Ashikaga Yoshimasa, che desiderava coprirlo di foglie d’argento come il nonno aveva ricoperto di foglie d'oro il Kinkaku-ji. Desiderio non realizzato a causa della guerra.Fu trasformato in tempio buddista alla sua morte. Questo padiglione è classificato Tesoro Nazionale. Il suo giardino è un bell’esempio di Karesansui (giardino di pietre).
Si raggiunge attraverso la "passeggiata del filosofo" ( 50 minuti circa ). Le rive dello stagno prospiciente il tempio, abbondano di pietre e massi mentre altri galleggiano nel lago, un ponte di pietra collega la penisola all'isola centrale, tutti elementi che mostrano la grazia del periodo Muromachi. Il Padiglione di Argento si riflette sul lago esaltando lo splendido scenario.
Dall'altro lato il giardino è adornato da un'oceano di sabbia bianca "Ginsadan" con una originale forma conica che rappresenta simbolicamente una montagna. Il giardino fu realizzato per ammirare la luna come se arrivasse dietro il Monte Tsukimachiyama, mentre un breve passaggio sopra la collina è un altro elegante esempio di "giardino secco". Anche se non viene da tutti considerato come un capolavoro dell'architettura dei giardini, rimane indiscussa la sua importanza per la cultura giapponese: al suo interno hanno trovato espressione il Noh, la cerimonia del tè, l'ikebana e la pittura a inchiostro.
Ci si arriva: 3 minuti a piedi dalla fermata dell’autobus Ginkakuji-mae sulla linea 5.
Orari: 8:30-17:00 tutti i giorni (9:00-16:30 dal 1 dicembre al 14 marzo).
Ingresso: 500 yen

PADIGLIONE D'ORO
Il Tempio di Kinkaku-ji, o "Padiglione d’Oro" fu originariamente la villa di riposo di uno shogun Ashikaga, generalissimo del periodo Muromachi (1336-1573). Alla sua morte, fu trasformata in tempio. Un meraviglioso giardino si estende davanti a questo padiglione ricoperto con foglie d’oro.Durante la guerra di Ōnin che imperversò a Kyoto dal 1467 al 1477, fu interamente distrutto dal fuoco per poi essere successivamente ricostruito nel periodo Momoyama.Quella che ammiriamo oggi è invece una replica perfetta dell’edificio originale distrutto nel 1950 e ricostruito nel 1955 (questo evento è stato l’argomento del romanzo Il padiglione d’oro di Yukio Mishima).
All'interno di Rokuonji si trova il padiglione Shariden, noto a tutti con il nome di “Padiglione d’Oro” perché quasi interamente dorato. In cima al tetto è stata collocata una statua d'oro raffigurante una fenice, uccello al quale l'antica mitologia cinese attribuiva poteri straordinari. Il Padiglione ha tre piani, ciascuno dei quali costruito in uno stile architettonico diverso: il piano terra è in stile Shinden, il secondo piano è in stile Buze e il terzo è in stile Karayo. Il risultato della commistione dei tre stili è un insieme ben armonizzato.

Nell'ampio parco di Rokuonji si trova uno dei pini più belli di Kyoto, un pino a forma di barca, volto a ovest per rappresentare il viaggio delle anime verso il paradiso buddista della terra pura d'occidente.
All'interno del parco di Rokuonji c'è anche una cascata, chiamata Ryumon. Ai piedi della cascata è stata posta una larga pietra per commemorare la mitica impresa di un pesce che, secondo una leggenda cinese, risalì una cascata e divenne un drago.
Un'altra attrazione del parco è Anmintaku, un laghetto al cui interno si trova un isolotto su cui sorge una pagoda interamente in pietra, chiamata “la tomba del serpente bianco”.
E si può visitare anche il Sekkatei,  un chiosco adibito alla cerimonia del tè, il cui nome significa letteralmente “il Kinkaku è bello al tramonto”. Davanti al chiosco c'è un piccolo giardino nel quale si trovano ancor oggi una lanterna di pietra e una scodella per raccogliere l'acqua che Yoshimasa, il nipote di Yoshimitsu, usava abitualmente.

Ci si arriva: bus a Kinkaku-ji-mae o Kingaku-ji-michi.
Aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00.
Ingresso: 400 yen.

SANTUARIO FUSHIMI INARI 伏見稲荷大社  Fushimi Inari Taisha
Il Santuario di Fushimi-Inari-jinja è uno dei più famosi santuari shintoisti del paese. Attira l’attenzione soprattutto per la presenza di innumerevoli piccoli torii (una sorta di portico), offerti dai fedeli. Si trovano sulla collina, formando un tunnel di 4 km di lunghezza.
Il santuario di Fushimi Inari, che si trova nella parte sud di Kyoto, è il più noto del Giappone e il più visitato dai pellegrini. È il principale fra i circa trentamila santuari del dio Inari sparsi in tutto il Giappone. Originariamente Inari era una divinità dell’agricoltura. Data l’importanza dell’agricoltura per il sostentamento della nostra vita, nell’età premoderna vi era un fiorente commercio di oggetti sacri e amuleti legati al culto di Inari. Si ritiene che Inari esaudisca qualsiasi richiesta, ed è in particolare invocato per la prosperità nel commercio, il racconto abbondante, il benessere della famiglia, lo sviluppo dell’industria e il successo nel mondo dello spettacolo. Nel giardino del santuario di Fushimi ci sono circa 10.000 torii (i tipici portali dei santuari scintoisti giapponesi, per lo più in legno dipinto di rosso), dedicati al santuario da fedeli che hanno ricevuto una grazia o che chiedono al dio la realizzazione di un desiderio.
Ci sono tante leggende sull’origine del santuario. Tre in particolare sono molto conosciute.

Secondo la prima leggenda, nel 711 d.C. Una potente famiglia di nome Hatanoirogu dedicò tre picchi della montagna di Inari a tre dei. In quell’anno il raccolto dei prodotti agricoli fu particolarmente abbondante e i contadini fecero una grande fortuna. Se si segue la seconda leggenda, Hatanoirogu tirò una freccia a un mochi usato come bersaglio (il mochi è una specie di pasticcio fatto di pasta di riso cotto a vapore e pestato), il mochi diventò un cigno e il cigno si alzò in volo sul picco della montagna. In quel luogo in seguito germogliò il riso, quindi la zona fu chiamata Inari. “Ine” in giapponese significa “riso”, la nascita di una pianta di riso è indicate dalle espressioni “ineganaru” o ”inenari”; da “inenari” deriva “Inari”. Secondo la terza leggenda, il dio scese sul picco della montagna, e la famiglia di Hata cominciò a venerarlo durante le feste agricole della primavera e dell’autunno. Anche se l’origine non è sicura, si sa con certezza che l’origine della fede nel dio Inari precede la costruzione del santuario.
“Okitsune san” (volpi) del santuario di Inari

Ci sono tante statue di volpi nel santuario. Le volpi stesse non sono dei, ma sono al seguito del dio. Ma non è sicuro il nesso fra questo santuario e le volpi. Ogni statua di volpe ha qualcosa in bocca. Per esempio, una ha in bocca un rotolo di carta, un’altra una pallina, un’altra ancora una chiave del granaio del riso o una spiga di riso, ecc.

Il culmine della visita al santuario è “Oyama Meguri”. “Oyama Meguri” indica la salita sulla montagna per visitare i tre dei. In origine esisteva un santuario sulla montagna, e anche adesso questa montagna è oggetto di culto. Durante “Oyama Meguri” si visitano tre picchi, coprendo una distanza di 4 chilometri in circa due ore. Lungo il percorso ci sono decine di migliaia di pietre e piccoli santuari chiamati “otsuka”.
“Senbon Torii” significa “mille portali torii”, dove “senbon” (mille) significa “moltissimi”. Ci sono più di mille torii in un tratto di soli 70 metri, tutti di colore vermiglio. Il vermiglio simboleggia la forza del dio Inari e il raccolto abbondante che essa garantisce.
"Omokaru Ishi" significa “pietra pesante e leggera”. Quando si alza questa pietra, si può comprendere la volontà divina. Prima si prega per la realizzazione di un desiderio davanti a una lanterna sacra. Dopo si alza la pietra, e se la pietra è più leggera di quel che si è immaginato significa che il desiderio sarà esaudito.
Il Romon ( portale a due piani ) di Inari è fra i più grandi in tutto il Giappone. Fu fatto costruire nel 1589 dal grande condottiero Toyotomi Hideyoshi.

Ci si arriva: 5 minuti a piedi dalla stazione di Inari sulla linea JR Nara;
7 minuti a piedi dalla stazione di Fushimi-Inari sulla linea Keihan Railway
Ingresso gratuito
Orari: 7:00-18:30 tutti i giorni

QUALCHE INFO UTILE IN PIU':

Usare il bus nel centro della città costa ¥220 per gli adulti.Si entra dalla porta posteriore e si scende pagando da quella anteriore!; )
Usare la metro costa ¥210 - ¥340 per gli adulti.


I PASS e carte prepagate per girare Kyoto:

Kyoto City Bus One Day Card 
¥500 Kyoto City bus tutto il giorno. Il Pass è valido all’interno di una zona circolare che comprende quasi tutta Kyoto, restano escluse però le zone più esterne (esempio Arashiyama, Sagano, Takao, Shugakuin). Quando lo comprate vi viene fornita una mappa dei mezzi di Kyoto dove è chiaramente segnato entro che zona potete muovervi. Il Pass può essere acquistato in tutte le biglietterie, tipo alla Kyoto Station nel Tourist Office, oppure alle fermate della metropolitana, e sovente lo vendono direttamente in albergo. ( fonte )

Kyoto Subway One Day Card
¥600 le due linee di metropolitana tutto il giorno.

Kyoto Sightseeing One and Two-day Pass Card
All-day Pass Adult ¥1,200 / Child ¥600
Two-day Pass Adult ¥2,000 / Child ¥1,000
City bus, Subway line e all'interno di una sezione della  Kyoto Bus Route.
Uso illimitato per lo stesso giorno o per due giorni

Surutto Kansai Miyako Card
¥1,000 / ¥2,000 / ¥3,000 / ¥5,000
City buses e linee della metropolitana, treni Hankyu, treni Keihan e altre compagnie private che partecipano.Può essere usata per il valore della card e l'ammontare si riduce con l'utilizzo.
Con ¥1,000 si fanno in media 4 corse tra bus e metropolitana.

Traffica Kyoto Card
¥1,000 / ¥3,000
Bus e metropolitane cittadine.
si usa coma la Surutto Kansai. ( si possono usare ¥3,300 ¥1,100 sulle card da ¥3,000 e¥1,000 ).

Mi tranquillizza il fatto che Kyoto è organizzata a misura di turista e quindi sugli autobus è ben visibile il posto di interesse storico che si può raggiungere.Inoltre le fermate vengono annunciate anche in inglese e in stazione parlano un pò d'Inglese e forniscono utili mappe! ; )

Fonte1
Fonte2
Fonte3
Fonte4
Fonte5
Fonte6

Nessun commento:

Posta un commento